Corso Sostegno, I ciclo: esperienze positive di apprendimento

Ho chiesto ai colleghi del primo ciclo di raccontare esperienze positive di apprendimento, realmente vissute in contesto scolastico. Ogni gruppo doveva raccontarsi delle esperienze e poi sceglierne una. Riporto, a beneficio di tutti, gli appunti che ho preso durante i racconti delle esperienze scelte dai vari gruppi.

Esperienze positive di apprendimento vissute…

Difficoltà comunicative in lingua straniera: sono state apprese differenti canzoni in inglese e poi alla fine dell’anno abbiamo deciso di rappresentare Whe are the world con l’accompagnamento musicale fatto da un ragazzo e mimica da un altro.

Hanno raccontato la storia di Cappuccetto Rosso e poi hanno realizzato un teatrino con le scatole da scarpa e ognuno di loro inseriva nella scatola un proprio disegno della storia. Ogni bambino commentava la propria elaborazione grafica, infilandola nella scatola e raccontando a “suo modo” la storia.

Un ragazzino obeso con un ritardo lieve. Sono stati realizzati dei laboratori di cucina: Si trattava di attività complessa che presupponeva l’uscire dalla scuola, fare la spesa (prezzo, resto…) poi preparare dei prodotti che successivamente venivano condivisi con la classe. Alla fine è stato prodotto un libro di cucina.

In una scuola dell’infanzia “sperduta tra i monti”, cercavo un’idea per la recita di fine anno e mi è venuta l’idea di fare … una recita dal Piccolo Principe. Il tema dell’anno era “mi prendo cura di” e dunque abbiamo rappresentato…alcuni dei pianeti visitati. I bambini nei giochi spontanei utilizzavano i concetti appresi…

Attività di ascolto e di lettura emozionale: in una classe terza di secondaria di primo grado, non abituata ad ascoltare musica classica, … lavorando sul Romanticismo ho proposto ai ragazzi di ascoltare una ballata moderna e abbiamo provato a leggerlo dopo averlo tradotto… piano piano ci siamo spostati leggendo quella canzone sopra altre melodie, fino a cantarla su Debussy e poi con Leopardi su musica dell’Ottocento.

Un ragazzino completamente indifferente a qualsiasi stimolo scolastico (era passato da un rendimento molto buono… a un’indifferenza completa)… e faceva rumori dei dinosauri. A scuola abbiamo usato i dinosauri…. per fare tutto fino al reinserimento…

Lezioni alternative fatte tutte con il linguaggio del corpo…. Mediazione corporea, dove in forma di gioco si propongono delle attività di gioco con il corpo. Nel silenzio il corpo diventa un mediatore attivo: ascolto attivo, relazione, partecipazione (scritte alla lavagna e poi cancellate). Ottimo strumento di relazione: giochi di contatto, di non contatto, di ascolto. Tutto avviene nel silenzio. Non è importante la prestazione atletica sportiva: tutti hanno la possibilità di vivere la propria dimensione corporea (corpo degli altri, spazio degli altri…).

UN vecchio xilofono trovato in un armadio di una scuola elementare, viene portato in classe e si suona… così a caso e un bambino dice: sembravano i passi di un gigante… da lì inizia una storia… i bambini si avvicinano alla cattedra e invitati a suonare, gli altri interpretano … e diventa un libro ilustrato… distribuito tra le famiglie.

In prima primaria una bambina paraplegica, non accettata dagli altri, emarginata. Creato un progetto di inclusione “Alice nel Paese delle Meraviglie”. L’ora di educazione motoria è stata sostituita con un’ora in piscina che ha consentito il contatto fisico con la bambina e non avevano più il senso di repulsione per la salivazione etc… I bambini alla fine dell’anno facevano a gara a chi l’aiutava…

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